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dempimenti burocratici post decesso

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Banca

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Detrazioni spese funebri

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Automobile

Assicurazione Auto

Armi da fuoco

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Pensione INPS


Le anagrafi comunali devono inviare telematicamente, attraverso il canale messo a disposizione dal Ministero dell’Interno (SAIA), le comunicazioni di decesso entro 48 ore dal verificarsi dell’evento.


In caso di malfunzionamento del suddetto canale, è obbligatorio inviare le comunicazioni all’INPS utilizzando il servizio dedicato reso disponibile dall’Istituto.

Dal 1° gennaio 2015, anche i medici necroscopi, sono tenuti a trasmettere online, attraverso il servizio dedicato, il certificato di accertamento del decesso sia all’INPS che al Comune attenendosi agli stessi termini di invio.

 

L’evento del decesso deve essere comunicato alla sede dell’istituto previdenziale in via telematica. Congiuntamente sarà inoltrata la richiesta di reversibilità al coniuge superstite e di riscossione dei ratei maturati agli aventi di diritto.

 

La pensione di reversibilità è la pensione che, alla morte di un lavoratore o di un pensionato, spetta ad alcuni familiari superstiti:

 


1. Il Coniuge:

il Coniuge separato, purché il defunto risulti iscritto all’Ente previdenziale prima della sentenza di separazione; se il coniuge è separato con “addebito” (cioè per colpa), solo se è titolare di assegno alimentare a carico del coniuge deceduto;

il coniuge divorziato, se è titolare di assegno di divorzio e non ha contratto nuovo matrimonio, purché il defunto risulto iscritto all’Ente previdenziale prima della sentenza di divorzio.

Nel caso in cui il coniuge deceduto abbia contratto un nuovo matrimonio, la percentuale di ripartizione dell’unica quota di reversibilità tra il coniuge superstite ed il coniuge divorziato è stabilita dall’autorità giudiziaria con motivata sentenza su istanza delle parti interessate. In caso di morte di uno dei due coniugi titolari della pensione di reversibilità, al coniuge sopravvissuto viene attribuita la quota intera. In caso di nuove nozze, il coniuge perde il diritto alla pensione di reversibilità e allo stesso viene liquidata, una tantum (in un’unica soluzione), una somma pari a 26 volte l’importo della pensione percepita alla data del nuovo matrimonio.

 

2.I Figli (legittimi, legittimati, adottivi, naturali, legalmente riconosciuti): minori di 18 anni; studenti di scuola media superiore di età compresa tra i 18 e i 21 anni, a carico del genitore deceduto e che non svolgono attività lavorativa; inabili di qualunque età a carico del genitore deceduto.

 

3.I Nipoti, che la Corte Costituzionale ha equiparato ai figli legittimati includendoli tra i destinatari della pensione di reversibilità, purché di età inferiore ai 18 anni e a carico del dante causa, anche se non formalmente affidati allo stesso.

 

4.I Genitori (in mancanza del coniuge, dei figli e dei nipoti):

con almeno 65 anni di età; non siano titolari di pensione diretta o indiretta; a carico del dante causa al momento del decesso.

 

5.I Fratelli celibi e le sorelle nubili

(in mancanza del coniuge, dei figli, dei nipoti e dei genitori):

inabili al lavoro, a carico del lavoratore defunto;

 

Si ha diritto quando:

 

- Il lavoratore al momento del decesso aveva versato almeno quindici anni di contribuzione in tutta la vita lavorativa o cinque anni di contribuzione di cui almeno 3 nel quinquennio precedente la data del decesso;

 

- In caso di decesso di un pensionato non sono richiesti particolari requisiti, essendo già titolare di un trattamento pensionistico.

 

 I Ratei di Tredicesima, sono ratei della tredicesima mensilità di pensione che sono maturati a favore del defunto fino al momento del decesso. Gli eredi potranno richiedere la propria quota che sarà calcolata dal primo giorno dell’anno al momento del decesso. Le pratiche relative alla comunicazione del decesso agli Enti previdenziali, la richiesta della pensione di reversibilità ed il recupero dei ratei di tredicesima.

Successione

La dichiarazione di successione deve essere presentata, in caso di possesso di beni immobiliari, entro 12 mesi dal decesso all’Agenzia delle Entrate competente in riferimento all’ultima residenza del defunto. A seguito degli accertamenti fiscali sarà corrisposta l’imposta di successione con aliquote variabili secondo il grado di parentela e alle quote ereditarie. La ricevuta del pagamento tramite F23 sarà presentata congiuntamente alla pratica presso l’Ufficio delle Entrate.
La successione ereditaria è il passaggio del patrimonio attivo e passivo da un soggetto ad un altro per causa di morte.

 

La successione può essere legittima o testamentaria, con relativi obblighi di natura giuridica e tributaria:


- La successione legittima avviene quando la persona deceduta NON ha lasciato testamento. Il patrimonio passa agli eredi secondo il rapporto di parentela indicato dalla legge;


- La successione testamentaria se il deceduto aveva predisposto testamento. Leredità va alle persone nominate nel testamento per le quote in esso indicate. Nel caso in cui il testamento leda i diritti di uno o di tutti gli eredi legittimari, questi ultimi possono impugnarlo per il riconoscimento dei loro diritti.


L’eredità può essere:
- accettata in modo puro e semplice;
- accettata con beneficio di inventario;
- rinunciata (con atto effettuato in tribunale).

 

Chi ha diritto all’eredità?
Il coniuge ed i figli, in quote diverse a seconda del numero di questi ultimi.
In assenza di figli, gli ascendenti (i genitori e/o i nonni) ed i fratelli.
In assenza di coniuge e figli, i parenti entro il 6° grado nell’ordine e nelle quote stabilite dal Codice Civile.
In assenza di parenti entro il 6° grado eredita lo Stato.

 

Accettazione con beneficio di inventario
L’accettazione con beneficio di inventario consente di tenere distinto il patrimonio del defunto da quello degli eredi che, di conseguenza, non sono tenuti al pagamento di eventuali debiti ereditati oltre il valore dei beni a loro pervenuti.
L’inventario è l’elenco dei debiti e dei crediti (che possono essere beni mobili e/o immobili) del deceduto e deve essere redatto dal cancelliere del Tribunale competente per residenza del defunto, oppure da un notaio, entro 3 mesi dalla data del decesso. Devono accettare l’eredità con beneficio di inventario gli eredi minori, interdetti o inabilitati. La procedura può essere attivata da uno solo degli eredi.


Rinuncia all’eredità
È l’atto con il quale si sceglie di non ereditare i beni del congiunto deceduto ed ha effetto anche su eventuali debiti dello stesso. La quota rinunciata sarà suddivisa tra i restanti eredi, se esistenti, oppure trapassa per rappresentazione. Deve essere effettuata presso il Tribunale di competenza o presso un notaio. Bisogna sottolineare che il coniuge rinunziante mantiene il diritto al diritto di abitazione ed alla pensione di reversibilità.

 

Dichiarazione di successione
La dichiarazione di successione
deve sempre essere presentata quando il defunto possedeva terreni e/o fabbricati, mentre occorre verificarne l’obbligo se esistono beni diversi dagli immobili.
Quando esiste l’obbligo di presentazione della Dichiarazione:
1) Il defunto era proprietario di beni immobili.
2) Il defunto possedeva beni immobili e beni mobili (conti corrente, deposito titoli, etc.).I
3) Il defunto possedeva beni immobili qualora avesse un attivo ereditario maggiore di 100.000 euro (liquidità, titoli, etc.) e non più di 25.822 come in passato.
4) Gli eredi non sono in linea retta parentale.
5) È stato lasciato testamento.
Quando vi è l’esonero della presentazione della dichiarazione:
1) Nessun bene immobile intestato
2) Beni mobili di valore inferiore a 25.822,00 € ed eredi in linea retta.

Testamento

In caso di lascito testamentario sarà necessario pubblicare lo stesso presso un notaio. La pubblicazione del testamento consente la conoscenza del suo contenuto da parte dei chiamati all’eredità, dei familiari del defunto e di eventuali creditori. A seguito della pubblicazione, si potrà provvedere alla redazione della dichiarazione di successione ed alla relativa divisione dell’Asse ereditario.

Banca – Istituti di Credito – Assicurazioni

Nel caso in cui cadano in successione conti corrente, depositi, titoli, azioni, obbligazioni, fondi di investimento, libretti postali, buoni postali fruttiferi, cassette di sicurezza o qualunque altra attività bancaria, è necessario comunicare il decesso del proprio caro all’istituto Bancario o Postale presso i quali erano detenuti tali rapporti.

 

La Banca o la Posta deve essere informata del decesso attraverso la consegna dei seguenti documenti:
- Certificato di Morte: vi sarà consegnato dal Comune o dall’impresa funebre.
- Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà: deve essere fatta in anagrafe da  parte di uno degli eredi. La dichiarazione è un documento che certifica chi sono gli eredi a seguito di un decesso. È possibile richiederla in comune oppure presso qualsiasi sportello dell’ufficio Anagrafe. Deve essere richiesta da uno degli aventi diritto e, se è stato lasciato testamento, bisognerà indicare all’impiegato gli estremi di pubblicazione dello stesso.

 

Per quanto riguarda le attività depositate presso le Poste Italiane, sarà necessario far inserire nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà le seguenti diciture, a seconda dei casi, pena la reiezione della pratica dall’ufficio legale di Trieste:
“gli eredi sono pienamente capaci di intendere e di volere”
“Non esiste/esiste sentenza di separazione/divorzio”
“Non è/è stato lasciato testamento
A seguito della comunicazione l’Istituto provvederà a congelare il conto intestato al defunto. Eventuali domiciliazioni dovranno essere trasferite su un altro conto di appoggio, oppure richiedere l’autorizzazione alla Banca per mantenere gli addebiti sul conto.
In ogni caso, anche se il conto corrente era cointestato, dovrà essere chiuso e sarà necessario provvedere all’apertura di un nuovo rapporto.
È possibile effettuare una dichiarazione di successione apposita solo al fine di svincolare tali rapporti che l’Istituto di credito avrà provveduto a bloccare. Ciò per riuscire a far fronte alle numerosissime spese che gli eredi devono sostenere.

Successione Sblocca-Conto

I documenti necessari sono: dichiarazione della banca, della Posta o della Finanziaria, riportante tutte le attività in capo al de-cujus con il relativo saldo alla data del decesso;
Certificato di morte in originale - in carta semplice;
Certificato di matrimonio in carta semplice con annotazione relativa al regime patrimoniale del deceduto;
Fotocopia documento di identità e codice fiscale del “De Cujus”;
Fotocopia documenti di identità e codici fiscali di tutti gli eredi;
Stato di famiglia storico del “De Cujus”;
Stati di famiglia di tutti gli eredi;
Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà fatta in anagrafe;
Se esiste testamento, allegare copia conforme;
Se esiste rinuncia all’eredità di uno o più eredi, allegare l’originale;
Eventuali copie dei contratti stipulati con l’istituto di credito;
Sentenza di separazione – in fotocopia;
Se esistono buoni postali fruttiferi, portare copia fronte7retro dei buoni. La Dichiarazione di Credito o Dichiarazione di Sussistenza, che sarà rilasciata alla Banca o dalle Poste, dovrà riportare l’indicazione precisa di tutto ciò che era intestato alla persona deceduta, con i relativi valori al momento del decesso. Sarà rilasciata dopo la consegna del Certificato di Morte e della Dichiarazione Sostitutiva dell?atto di Notorietà.

Banca

Dopo la comunicazione, mediante copia dell’atto ufficiale di morte, il conto è momentaneamente sospeso nell’attesa della produzione di un atto notorio attestante gli eredi. Eventuali cointestati dovranno aprire nel frattempo un conto alternativo e provvedere alla variazione degli appoggi bancari riguardo le utenze in essere.

Beni mobili

Tutti i beni Mobili intestati al defunto passano agli eredi senza trascrizione. Con il consenso di tutti gli eredi l’automezzo può essere intestato ad uno solo dei familiari effettuando una seconda voltura. Rivolgetevi a un’agenzia pratiche auto o all’Aci per il passaggio di proprietà e successione per eredità di autovettura da effettuarsi entro 60 giorni dal decesso.
Consigliamo di non circolare con un mezzo intestato ad una persona deceduta. I beni mobili non registrati (quindi escludiamo le auto) non sono volturati, ma passano nel possesso degli eredi, senza trascrizione alcuna.

Dichiarazione dei redditi

La dichiarazione dei redditi del defunto dell’anno in cui è mancato dovrà essere presentata da uno degli eredi, attraverso il Modello Unico.

Detrazioni spese funebri

Nella dichiarazione dei redditi per l’anno successivo a quello delle spese sostenute per evento luttuoso, è possibile una detrazione d’imposta nella misura del 19% sull’importo complessivo di 1.550.00 ovverossia € 294,50 che possono essere accorpati alle spese sanitarie o assicurative personali. Dal 2016 la persona che porterà in detrazione le spese potrà anche non avere un vincolo parentale.
L’importo detraibile non varia anche se sono più familiari a sostenere la spesa, ma la detrazione potrà essere frazionata tra gli aventi diritto con una dichiarazione di ripartizione delle spese.

Automobile

Con il consenso di tutti gli eredi l’automezzo può essere intestato ad uno dei familiari. Per il passaggio di proprietà e successione di eredità di autovetture è consigliabile, entro 60 giorni dal decesso, rivolgersi ad agenzie di pratiche auto.

Assicurazione Auto


È necessario informare, fornendo il relativo certificato di morte, le Compagnie Assicurative con le quali erano attive polizze intestate al defunto. Ricordiamo che in caso di decesso del proprietario del veicolo, quest’ultimo era titolare obbligatoriamente di una polizza RC Auto.
Gli eredi hanno 6 (SEI) mesi di tempo per effettuare la voltura del veicolo.
Nel caso in cui gli eredi siano più di uno, il mezzo risulterà cointestato a più persone. Questo comporta alcuni problemi dal punto di vista assicurativo: talune Compagnie non ammettono che la polizza auto sia emessa su di un veicolo intestato a più soggetti. Si può ovviare a questa situazione inserendo nella voltura l’effettivo utilizzatore del veicolo come Primo intestatario.
Nel caso in cui la propria compagnia non accetti questa soluzione, sarà necessario effettuare la seconda voltura, da tutti gli eredi all’effettivo utilizzatore, duplicando i costi.
In merito occorre precisare che la “Legge Bersani” non consente la trasferibilità della classe di merito con alcune distinzioni:

 

- Se il veicolo è intestato a tutti gli eredi NON CONVIVENTI, la nuova polizza partirà dalla classe peggiore posseduta da uno degli eredi;
- Se il veicolo è cointestato a tutti gli eredi CONVIVENTI, la nuova polizza partirà dalla classe Migliore posseduta da uno degli eredi;
- Se il veicolo è intestato ad UNO solo degli eredi, se quest’ultimo risulta convivente si applicherà la Legge Bersani; se non convivente si applicherà la classe di merito peggiore oppure uguale a quella posseduta da un altro soggetto a lui convivente.

Armi da fuoco

Nel caso in cui il defunto possedesse armi da fuoco, munizioni od altro materiale per cui è necessaria apposita denuncia, entro otto giorni dal decesso occorre comunicare il cambio di detenzione ai Carabinieri di zona oppure al Commissariato di Polizia competente. I pubblici ufficiali si recheranno presso il luogo ove sono custodite le armi e, dopo aver provveduto a stilare il verbale di ritrovamento, prenderanno in custodia il materiale. Sarà possibile fare richiesta del nulla osta detenzione.

Utenze

Le variazioni d’intestazione vanno comunicate alle ditte fornitrici di apparecchi o contatori per l’erogazione di luce, acqua, gas e utenze telefoniche. Presso l’ufficio comunale competente va comunicata la disdetta o effettuate la variazione dell’intestazione della cartella esattoriale relativa alla tassa di smaltimento rifiuti.